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2023 Novembre 25

Raise (Rialzati) – Sistema Antiviolenza

Raise (Rialzati) – Sistema Antiviolenza è un progetto a sostegno delle donne e dei minori vittime di violenza diretta o assistita che ha l’obiettivo di facilitare la prevenzione, l’emersione e la presa in carico di casi di violenza attraverso attività di sensibilizzazione, informazione e formazione. FeLCeAF e i 17 consultori familiari gestiti da Fondazione Centro per la Famiglia Cardinal Carlo Maria Martini, Fondazione Guzzetti,  Fondazione Fare Famiglia e il Centro per la Famiglia, compongono la rete di questo progetto. visitia il sito dedicato per tutte le informazioni: https://www.raise-antiviolenza.org/ 
2023 Novembre 23

PER IL CONSIGLIO DIRETTIVO DI FELCEAF "SETTE LETTERE PER MILANO"

Mercoledì 22 novembre si è tenuta la  riunione del Consiglio Direttivo di FeLCeAF con l'insediamento del nuovo presidente Dott. Aurelio Mosca. Il Presidente nell'introdurre i lavori ha indicato all'attenzione dei componenti del Consiglio tre richiami presi dal testo  "Sette lettere per Milano" dell'Arcivescovo Delpini che riportiamo. Ha infine concluso il suo intervento introduttivo con la condivisione del testo che riportiamo preso dalla riflessione tenuta in occasione del Convegno svoltosi il 18 novembre scorso in occasione della  3^ giornata nazionale  CEI dedicata alle vittime degli abusi . Dalle "Sette lettere" : “So però che, nella città dei ricchi, abitano uomini e donne che vivono la loro condizione come responsabilità di prendersi cura di tutti, di mettere a frutto i loro beni perché diventino beni comuni, producendo condizioni giuste di lavoro, opportunità di sviluppo per la città, solidarietà generosa con i poveri della città e i poveri del pianeta. Sono ispirati da un dovere di restituzione e le loro opere sono gradite al Signore" "Lo Spirito di Dio ha suscitato in città innumerevoli e ammirevoli iniziative di solidarietà che spesso sono diventate servizi stabili, intelligenti, lungimiranti. Ogni situazione di bisogno ha trovato nella comunità cristiana una fraterna comprensione, una condivisione pronta a dare un aiuto, ad accompagnare cammini di inserimento, di promozione per una vita degna e autonoma". Tuttavia, "le risorse limitate e la complessità delle storie personali lasciano in città troppa miseria e troppa desolazione" "Ho però anche avvertito un velo di tristezza, segni di malumore, forme di scoraggiamento e di stanchezza. Si lamenta infatti la riduzione del numero dei volontari, si constata l’elevarsi dell’età e le scarse prospettive per il necessario ricambio generazionale. Si registrano inoltre situazioni sociali sempre più complesse, uno scoraggiante aumento delle necessità, un panorama di povertà inedite. Si constata che le istituzioni rivelano inadeguatezze e disattenzioni” Dalla riflessione "La Bellezza ferita" (3^ giornata nazionale CEI  per le vittime di abusi):  Ci è chiesto di vivere la pietà negli occhi, di esprimere la dolcezza nelle parole, di compiere la tenerezza nei gesti. Ci è chiesto di rassettare ciò che è logoro, raccogliere ogni vita, perché nulla vada perduto. Ci è chiesto di non disperarci nei terremoti e nel buio di prendere in prestito la luce dei giorni a venire. Ci è chiesto di parlare solo quando la vita non riesce ad esprimersi e il fuoco non basta. Ci è chiesto di perdonare perché Dio ci ha perdonato per primo. Ci è chiesto di usare solo l’amore, il più mite, il più lieve e gentile, per vegliare la libertà di ogni essere umano. Ci è chiesto un amore delicato e rispettoso, un amore che non opprime ma libera, sapendo che non abbiamo potere su quello che amiamo Ci è chiesto di non tradire la parola sacra, che la fatica e il dolore di tanti hanno portato fin qua, e di quella parola non farne un potere. Ci è chiesto di non costruire recinti intorno alla gente, sapendo che Dio cresce nel cuore dell’uomo come cresce un fiore.
2023 Novembre 06

Breve guida alla lettura della “RELAZIONE DI SINTESI – Una Chiesa sinodale in missione” Prima Sessione-Assemblea, 4-29 ottobre 2023

BREVE GUIDA ALLA LETTURA DELLA “RELAZIONE DI SINTESI – Una Chiesa sinodale in missione”  Prima Sessione-Assemblea, 4-29 ottobre 2023 Synod23 – Relazione di Sintesi della prima Sessione della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi (4-29 ottobre 2023) e risultati delle Votazioni (vatican.va) Nella parte conclusiva  della “Relazione di sintesi” della Assemblea del  Sinodo conclusasi il 29 ottobre 2023, “PER PROSEGUIRE IL CAMMINO”, viene offerta  questa  indicazione: “Si tratta piuttosto di cogliere, tra le molte parole e proposte di questa Relazione, ciò che si presenta come un seme piccolo, ma carico di futuro, e immaginare come consegnarlo alla terra che lo farà maturare per la vita di molti”.  Quelli che seguono sono i “semi” che,  tra le ricchissime idee, riflessioni, “convergenze”, “questioni da affrontare”, hanno un’attinenza, una vicinanza con la “vita” dei Consultori familiari. Senza sminuire o sottrarre importanza e valore al  confronto, all’approfondimento e all’ampiezza dei contenuti e delle proposte elaborate nella quattro settimane di lavoro del Sinodo si vuole offrire uno strumento che possa facilitare la conoscenza e un declinazione di questa ricchezza riferita alla esperienza di vita, di lavoro, di impegno nei Consultori d’ispirazione cristiana. Un contributo quindi che non si propone uno scopo esaustivo e omnicomprensivo della “Relazione” e dei suoi contenuti ma che possa aiutare a farne una lettura guidata, dedicata ai temi e alle indicazioni che costituiscono i “semi” da coltivare per il futuro del servizio alla famiglia e alle fragilità che chiedono aiuto e speranza ai Consultori. _______________________________________________________________________________________________________ TEMI E INDICAZIONI DI CARATTERE GENERALE Il testo della “Relazione” è strutturato in tre parti: “Il volto della Chiesa sinodale”, “Tutti discepoli tutti missionari”, ”Tessere legami, costruire comunità”. Già nelle primissime righe della prima parte – La sinodalità: esperienza e comprensione – per definire l’esperienza sinodale realizzata, che indica anche il desiderio di una “Chiesa più vicina alle persone”,  viene utilizzato un termine che è la quotidianità e la cultura di vita e professionale di chi opera ed è impegnato nei Consultori: “relazionale”. E’ una Chiesa “relazionale”, che viene ricordato veniva evocata già nel Sinodo dei giovani del 2018, capace di questa vicinanza, capace prima di tutto di relazioni. Un’indicazione che avrà “bisogno di  incontrare una migliore precisazione” che potrà certamente venire in modo rilevante anche dall’esperienza dei Consultori che fanno della “relazionalità” lo strumento del proprio servizio ma altresì uno dei tratti distintivi della propria “mission”.   La partecipazione “alla costruzione del bene comune e alla difesa della dignità della vita ” è indicata come “dovere di impegnarsi ” dei cristiani “attingendo ispirazione alla dottrina sociale della Chiesa”. Un impegno che può assumere diverse “forme” (nelle organizzazioni della società civile, nell’associazionismo di base, nel sindacato, in movimenti popolari) verso le quali la Chiesa “esprime una profonda gratitudine”.   Tra le “questioni da affrontare” evidenziate in questa parte del documento: “L’azione nei campi dell’educazione, della sanità e dell’assistenza sociale, senza alcuna discriminazione o esclusione di nessuno, è un chiaro segno di una Chiesa che promuove l’integrazione e la partecipazione degl ultimi al suo interno e nella società. Le organizzazioni attive in questo campo sono invitate a considerrsi espressione della comunità cristiana e a evitare uno stile impersonale di vivere la carità. Sono sollecitate anche a fare rete e coordinarsi”. A un ultimo tema, di carattere generale è dedicato paragrafo (n.16) della terza parte della Relazione: “ Per una Chiesa che ascolta e accompagna”. L’ascolto (e non solo): un unico richiamo perché sarebbe impreciso fare sintesi di convergenze e questioni da affrontare che esprimono nella loro articolazione una sollecitudine e una sensibilità approfondite. Tra le “proposte” : “La Chiesa non parte da zero, ma dispone di già di numerose istituzioni e strutture che svolgono questo compito prezioso. Pensiamo ad esempio al capillare lavoro di ascolto e accompagnamento  di poveri, emarginati, migranti e rifugiati realizzato dalla Caritas e da molte altre realtà legate alla vita consacrata o all’associazionismo laicale. Occorre operare per potenziare il loro legame con la vita della comunità, evitando che siano percepite come attività delegate ad alcuni.”   TEMI E INDICAZIONI SPECIFICI PER IL SERVIZIO DEI CONSULTORI Si tratta di quei “passaggi” della Relazione che toccano, affrontano, fanno riferimento a contenuti e indicazioni che hanno un più diretto, anche se non esclusivo, ambito di riferimento nell’esperienza e servizio dei Consultori. Tra le primissime “convergenze” della Relazione, nel riferire dei lavori dell’Assemblea, “L’apertura all’ascolto e all’accompagnamento di tutti, compresi coloro che hanno subito abusi e ferite nella Chiesa (…), viene ripresa attenzione all’ascolto e all’accompagnamento. Con riferimenti precisi, tra altre forme di “povertà”, a: ”coloro che subiscono violenza e abuso, in particolare le donne”, le “vittime e sopravvissuti degli abusi sessuali, spirituali, economici, istituzionali, di potere e di coscienza da parte del clero o di persone con incarichi ecclesiali”. La “particolare attenzione e sensibilità” con cui applicarsi a questo compito costituisce un dovere perché “Abbiamo ancora da compiere un lungo cammino verso la riconciliazione e la giustizia, che richiede di affrontare le condizioni strutturali che hanno consentito tali abusi e compiere gesti concreti di penitenza”. La “Chiesa che ascolta e accompagna”, attraverso l’Assemblea sinodale, “esprime la propria vicinanza e il suo sostegno a tutti coloro che vivono una condizione di solitudine come scelta di fedeltà alla tradizione e al magistero della chiesa in materia matrimoniale e di etica sessuale”, invitando le comunità cristiane a essere loro “particolarmente vicine”. Come a raccogliere l’esigenza delle “persone che si sentono emarginate ed escluse dalla Chiesa, a causa della loro situazione matrimoniale, identità e sessualità” che “chiedono di essere ascoltate e accompagnate” e “che la loro dignità sia difesa”.     Nella terza parte del documento tra le “questioni aperte” o “da affrontare” nell’amito del “discernimento ecclesiale“ e di un "approccio sinodale alla formazione“ trovano spazio due indicazioni significative per le attività svolte dai Consultori familiari: La raccomandazione ad “approfondire il tema dell’educazione affettiva e sessuale per accompagnare i giovani nel loro cammino di crescita ”, riferita anche a “coloro che sono chiamati al celibato e alla castità consacrata” e che ha nella “formazione in questi ambiti un aiuto necessario in tutte le stagioni della vita”; Il riconoscimento della natura controversa“ non solo nella società ma anche nella Chiesa” di alcune “questioni, come quelle relative all’identità di genere e all’orientamento sessuale, al fine vita, alle situazioni matrimoniali difficili (…)” che “richiedono affinamento e ulteriore studio” perché “talora le categorie antropologiche che abbiamo elaborato non sono sufficienti a cogliere la complessità degli elementi che emergono dall’esperienza o dal sapere delle scienze (…). E’ importante prendere il tempo necessario per questa riflessione e investirvi le energie migliori, senza cedere a giudizi semplificatori che feriscono le persone e il Corpo della Chiesa (…)”. La “proposta” di iniziative che “consentano un discernimento condiviso su questioni dottrinali, pastorali ed etiche” controverse è preceduta e seguita dall’indicazione ad “approfondimenti tra esperti e di diverse competenze e provenienze in un contesto istituzionale  (…) dando spazio, quando appropriato, anche alla voce di persone direttamente toccate dalle controversie (…)” e approfondendo il “dialogo tra le scienze umane, soprattutto la psicologia e la teologia, per una comprensione dell’esperienza umana che non si limiti a giustapporre i loro apporti (…)”. Infine: la “famiglia” nella “Relazione di sintesi” viene citata in nove passaggi del documento. Nella seconda parte “Tutti discepoli, tutti missionari”, nelle convergenze della “Chiesa è missione”, viene indicata come “colonna portante di ogni comunità cristiana“ e “in quanto comunità di vita e di amore è un luogo privilegiato di educazione alla fede e alla pratica cristiana, che necessita di un particolare accompagnamento all’interno delle comunità”. Questa funzione formativa ed educativa della famiglia vene ripresa in diversi ambiti applicativi: la missionarietà, la connotazione familiare della realtà ecclesiale, la formazione alla vocazione battesimale e all’iniziazione cristiana. 6 novembre 2023Il Presidente FeLCeAFDott. A. Mosca  
2023 Novembre 06

Contributi di sintesi del seminario CFC "Identità di genere e orientamento sessuale: i consultori si interrogano" pubblicati su "NOI in famiglia" di Avvenire 5/11/2023

Contributi di sintesi del seminario CFC "Identità di genere e orientamento sessuale: i consultori si interrogano" pubblicati su "NOI in famiglia" di Avvenire del 5/11/2023  clicca qui per visualizzare
2023 Ottobre 30

Nuovo presidente della Federazione Lombarda dei Consultori d’Ispirazione Cristiana

L’Assemblea della FeLCeAF ha eletto nella riunione del 27 ottobre il dott. Aurelio Mosca come nuovo Presidente che subentra al termine del suo mandato alla prof.ssa Livia Cadei. La Federazione è costituita da una rete di 48 Consultori Familiari, di cui 47 accreditati con Regione Lombardia, in gestione da parte di n. 19 enti gestori - soci (Fondazioni, Associazioni, Cooperative). Il Dott. Aurelio Mosca, Psicologo, 65 anni, sposato, ha ricoperto diversi incarichi come dirigente di strutture complesse del Sistema sociosanitario regionale concludendo da qualche mese il suo servizio come Direttore di Dipartimento di una ATS lombarda. Nel saluto di ringraziamento per la sua elezione ha ricordato le figure di don Silvano Caccia e di don Edoardo Algeri che dai primi anni duemila hanno dato impulso e sviluppato la rete dei Consultori e con i quali ha condiviso questi percorsi innovativi. Un sentito ringraziamento anche alla Presidente uscente la prof.ssa Livia Cadei, che ha assicurato negli anni segnati dalla pandemia e dalla tragica scomparsa di don Algeri la continuità e una forte spinta all’innovazione della rete dei Consultori. Negli “impegni” indicati dal Presidente per il nuovo mandato trovano una collocazione di primo piano i riferimenti all’attuazione delle indicazioni, riferite in modo diretto ai Consultori familiari, della “Proposta Pastorale per l’anno 2023-2024 Viviamo di una vita ricevuta” dell’Arcivescovo Delpini. I cambiamenti degli scenari in tema di welfare per le famiglie e del sistema dei servizi consultoriali costituiranno altresì una priorità di impegno per mantenere alto il livello qualitativo e quantitativo dell’offerta della rete dei Consultori familiari d’ispirazione cristiana.  
2023 Ottobre 16

Fondazione Don Caccia inaugura lo Spazio di ascolto di Rezzago, un sostegno per giovani e famiglie della Vallassina

  «Questo Spazio di ascolto intende intercettare i bisogni dei giovani e delle famiglie per offrire loro un supporto in momenti faticosi di vita individuale e familiare». Così Claudia Alberico, direttore generale della Fondazione Don Silvano Caccia – che gestisce i Consultori familiari di Erba, Cantù, Lecco e Merate – ha spiegato la finalità del nuovo “Spazio di ascolto per giovani e famiglie” di Rezzago, primo e unico in tutta la Vallassina, in provincia di Como. leggi l'articolo completo su chiesadimilano.it
2023 Ottobre 13

Noi siamo un capolavoro. Raccontare la bellezza della sessualità alle nuove generazioni

Imparare ad Amare e Servizio per la Famiglia invitano gli Operatori dei Consultori familiari, di Pastorale familiare e di Pastorale giovanile, e tutti coloro che possono essere interessati, a partecipare ad una mattinata di approfondimento su temi e percorsi relativi all’educazione all’affettività e alla sessualità per adolescenti e giovani, dal titolo “Noi siamo un capolavoro. Raccontare la bellezza della sessualità alle nuove generazioni”. L’evento si terrà presso la Sala Convegni della Curia arcivescovile di Milano, nella mattina di sabato 11 novembre, dalle ore 9,30 alle ore 12,30. Interverranno don Alberto Frigerio e don Alberto Ravagnani e verranno presentate alcune proposte del percorso “Noi siamo un capolavoro”, già attivo in Diocesi, su queste tematiche.  cliccando qui trovate il volantino relativo all’iniziativa. Per partecipare occorre iscriversi compilando la scheda su www.chiesadimilano.it/famiglia  o direttamente al link che trovate nel volantino, cliccando su “iscrizione”.
2023 Settembre 18

VIVIAMO DI UNA VITA RICEVUTA

Come tradizione, il giorno 8 settembre (solennità di Santa Maria Nascente) l’Arcivescovo Delpini ha presentato la proposta pastorale indirizzata alla diocesi ambrosiana per l’anno liturgico 2023-2024, dal titolo “Viviamo di una vita ricevuta”. Nel testo che, come anticipa lo stesso Arcivescovo, incoraggia tutti ad assumersi la responsabilità della testimonianza e dell’accompagnamento educativo sui temi degli affetti, dell’accoglienza della vita, della pace e della “terza età”, richiamo e riconoscimento sono rivolti ai consultori di ispirazione cristiana. A vantaggio delle nostre riflessioni, condividiamo di seguito una prima lettura del testo Con viva cordialità Livia Cadei   VIVIAMO DI UNA VITA RICEVUTA Per una lettura che comprenda la complessità e ricchezza di contenuti della “Proposta Pastorale” per l’anno 2023-2024 dell’Arcivescovo di Milano Mario Delpini, bisogna partire dalle “Conclusioni”. È nelle ultime pagine del testo che l’Arcivescovo spiega che, a dispetto dell’intestazione, “più che una proposta pastorale questo testo è l’appello a prendersi le proprie responsabilità, a curare confronti e approfondimenti, a elaborare proposte pastorali coerenti”. Un “programma di lavoro”, lo definisce, con l’intento di “incoraggiare tutta la nostra comunità ad affrontare oggi e nel futuro i nodi decisivi del vivere e del vivere insieme”. Dove l’”affrontare” viene declinato nel “percorrere le strade dell’inquietudine e dello scoraggiamento per imparare a dialogare, per seminare speranza”. Indicazioni e contenuti rivolti a tutta la chiesa e ai credenti, a partire da una riflessione sul Vangelo di Giovanni Gv 6,57), perché riconoscano di “vivere di una vita ricevuta” che “nella sua verità è vocazione”. Cioè: chiamata a “restituire umanità a tutte le persone che si vedono private delle condizioni più elementari di vita (..) perché crea legami sociali, scioglie nodi e conflitti latenti”. Se già questa prima riflessione richiama in modo indiretto la realtà di servizio svolta dai Consultori Familiari d’ispirazione cristiana, in metà dei restanti paragrafi del testo i consultori di ispirazione cristiana vengono richiamati direttamente e con indicazioni dirette, esplicite ed operative. Ma prima di farne una lettura più approfondita vale la pena soffermarsi su un “dettaglio” che costituisce una sorta di chiave di lettura delle riflessioni e delle “responsabilità da esercitare, confronti e approfondimenti da curare, proposte pastorali da offrire per questo tempo e per gli anni a venire”, contenute nei tre capitoli che seguono la riflessione citata. Nelle 30 pagine del testo di questi capitoli (La vita è dono d’amore e vocazione ad amare: l’educazione affettiva; La fedeltà, compimento dell’amore; Il dono della vita) il termine “accompagnare”, nelle sue diverse declinazioni e accezioni (concetto, azione, attività), viene proposto 14 volte. Per i Consultori, anche se non solo, questa indicazione costituisce un riferimento - “raccomando soprattutto l’accompagnamento” - che va ben oltre la “cornice” pastorale entro cui il documento della “Proposta” è certamente primariamente inscritto. In sintesi, le citazioni più dirette ed esplicite dei Consultori è articolata su questi tre “assi” di impegno: ⁃ In riferimento al “pieno significato e valore della sessualità” per “interpretare l’esperienza dell’amore e delle diverse sfumature dell’attrazione, sia verso persone di genere diverso sia verso persone dello stesso genere” i Consultori vengono indicati come “un particolare aiuto che la comunità cristiana si è data e nei quali può trovare “confronti, e formazione per genitori, educatori, insegnanti”; per questo i Consultori “sono chiamati a rileggere l’ispirazione cristiana nell’orizzonte della visione personalistica (…)” che implica “una condivisione di questa visione di vita”; ⁃ “Il ruolo dei Consultori familiari è da ritenersi strategico nell’orizzonte della vita di coppia secondo le prospettive” indicate dal Papa nella “Amoris Laetitia” rappresentando nelle sue diverse declinazioni - vicinanza alle coppie in difficolta, la mediazione familiare, la consulenza di coppia, l’accompagnamento personale - “opere benedette da Dio”; ⁃ Nella “disponibilità per le donne che vivono la maternità come un problema, per aiutare ad apprezzare il dono della vita, per creare le condizioni che rendono meno insopportabile il peso della solitudine e dello smarrimento, per evitare la tragedia dell’aborto”, ma anche nel “prevedere dinamiche concrete che sviluppino il desiderio della fecondità” viene riconosciuto che i Consultori offrono progetti “apprezzati e valorizzati”. Si tratta di riferimenti e indicazioni che richiederanno approfondimenti e riflessioni che coinvolgano le comunità, ma altresì competenze ed esperienze, richiamate anche nella “Proposta”, che potranno dare contributi di arricchimento e sviluppo secondo quel “metodo sinodale” che viene raccomandato nella parte conclusiva della “Proposta”. Livia Cadei (presidente Felceaf) Aurelio Mosca (consulente Felceaf)
2023 Settembre 14

EVENTI DI INTERESSE - SETTEMBRE/OTTOBRE 2023

 Segnaliamo alcuni eventi organizzati dai partner della Federazione: Domenica 17/9 – Varese:  “Insieme per il bene comune” clicca qui per visualizzare la locandina - alla presenza dell’ Arcivescovo Mario e delle autorità cittadine, il 17/09 alle ore 17,00 in Piazza San Vittore Varese, ci sarà inaugurazione e presentazione alla cittadinanza delle attività del  progetto Centro Famiglia  “La Casa di Varese” . Sabato 23/9 - Buccinasco: L’accompagnamento della persona omossessuale: un amore possibile? clicca qui per visualizzare la locandina. Per partecipare si prega di registrarsi all’evento cliccando qui.  Sabato 23/9 - Treviglio: Convegno Giornata della Famiglia promossa all'interno del progetto Familyper. Per partecipare è necessario iscriversi, al seguente link il programma completo con tutte le informazioni necessarie: https://www.familyper.it/giornata-della-famiglia/  Lunedì 2/10 c/o l'università Cattolica del sacro Cuore di Brescia: Convegno di presentazione del NUOVO VOLUME DE "GLI SGUARDI DI ODIELLE":  "La Casa del Dono. Indagine sugli oratori lombardi e il volontariato". clicca qui per visualizzare la locandina. In occasione della settimana dell’educazione pubblichiamo di seguito il link della manifestazione: https://festivaleducazionebrescia.it/ , sono diversi gli incontri e le iniziative organizzate; evidenziamo in particolare l’appuntamento di Sabato 7/10 dalle ore 17.00 alle 18.30 in cui interverrà Luigino Bruni. È richiesta l’iscrizione all’evento cliccando qui.   Sabato 7/10 – Milano: Convegno di chiusura del progetto “SUPER(KALI)FRAGILISTI” , è richiesta l’iscrizione utilizzando il link contenuto nella locandina. clicca qui per visualizzarla. Sabato 14/10 - Rezzago (CO) - Fondazione Don Silvano Caccia inaugura lo Spazio di ascolto. clicca qui per visualizzare la locandina. 23-24 ottobre – Roma: Seminario CFC “Identità di genere e orientamento sessuale: i consultori si interrogano”. visualizza la lettera di accompagnamento. visualizza la locandina e il programma dell'evento.    
2023 Settembre 11

2 agosto 2023 - IV anniversario della morte di Don Edoardo Algeri

  Dal vangelo di Marco 4, 26-27 Così è il Regno di Dio: come un uomo che getta il seme nel terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo poi la spiga poi il chicco pieno nella spiga e quando il frutto è maturo subito egli manda la falce perché è arrivata la mietitura. Commento di don Edoardo: «Dovremmo imparare dal contadino, dalla sapienza del lavoro compiuto con le proprie mani. Si tratta anzitutto di “fare la propria parte”, di non sottrarsi alla fatica nei giorni in cui sembra un “lavoro inutile”, senza immediati risultati. La pazienza è un “patire il tempo” e il vuoto, di un’opera che non è tutta e solo nelle nostre mani, i cui tempi sfuggono alla nostra fretta e al nostro bisogno di controllo e di rassicurazione. Ma proprio per questo, fatta la nostra parte, possiamo riposare in pace, perché c’è un tempo che ci viene incontro “spontaneamente”, indipendentemente da noi. Se la guardiamo dalla nostra parte, la storia comincia dal principio, se la guardiamo dalla parte di Dio, comincia dalla fine. Così, nella pienezza del tempo è venuto il Figlio e gli uomini hanno capito che il tempo era giunto alla propria pienezza, proprio per la sua presenza che lo portava a compimento. Attendere, per noi è “fare la propria parte” con pazienza, senza perdere il tempo della gioia, la sorpresa lieta dei segni con i quali la sua venuta ci è anticipata nella grazia del tempo. Fatica e gioia, lavoro e letizia camminano insieme». da E. Algeri, Servire la famiglia edificare la Chiesa, Capitolo 23, Attendere, Meditazione in preparazione al Natale per gli operatori della rete dei Consultori anno 2015, pag. 292-293 Riflessione di don Renzo Caseri: «Voglio richiamare alcune frasi di quanto ha scritto don Edoardo perché mi sembrano molto significative della sua personalità. Questo “fare la propria parte”: sicuramente lui ha fatto una parte importante, si è buttato corpo e anima nel ministero e nel lavoro che gli era stato affidato, confidando nel fatto questa opera non fosse sua, ma del Signore. Tuttavia, proprio grazie a lui, le sue capacità, le sue doti, la sua generosità, ha potuto fare molto per tanti di noi e per tante persone, che lui stesso non ha conosciuto direttamente, ma che hanno potuto beneficare dell’aiuto prezioso offerto dalla rete dei consultori, la Fe.L.Ce.A.F e la Confederazione Italiana Consultori di ispirazione cristiana, di cui era presidente. Così è stato per la pastorale della famiglia che ha saputo rinnovare in diocesi di Bergamo e in Lombardia, vedendo nella famiglia una risorsa per la società e una ricchezza per la Chiesa. Mi ha colpito anche quando dice che dobbiamo: “fare la nostra parte perché poi possiamo riposare in pace”. Quasi una anticipazione di quello che ora ha ricevuto in dono dal Padre la pace eterna, anche se nel nostro cuore avremmo voluto averlo con noi ancora a lungo. “Poteva ancora fare tanto bene” mi è stato detto da un operatore suo amico. Ho trovato una spiegazione a questa sensazione quasi di ingiustizia per la sua morte prematura e per tutto quello che ancora poteva fare, leggendo quando scrive: “se guardiamo la storia dalla nostra parte comincia dal principio e va verso la fine, ma se la guardiamo dalla parte di Dio comincia dalla fine”. Penso sia una frase che dà molta speranza alla sua vita e a chi ci ha lasciato troppo presto. A volte mi sono chiesto perché interrompere una vita così piena di attività, così ricca di relazioni, così bella di significato? La morte che arriva all’improvviso mentre fai ciò che ti piace e interrompe ogni cosa, nemmeno il tempo per un saluto. Però Dio vede le cose in un altro modo, partendo “dalla fine”. Allora forse guardando così la sua morte non è stata una fine, ma un inizio. Don Edoardo agli occhi di Dio era già pronto per questo compimento, questa pienezza di vita che il Signore riserva per ciascuno di noi. Il Signore, che ce lo ha donato, ha portato a piena maturazione ogni cosa che lui ha fatto. In questa fase della nostra vita, in cui anche noi attendiamo l’incontro con il Padre e nel quale ritroveremo anche con don Edoardo, cosa possiamo fare? “Fare la nostra parte con pazienza senza perdere il tempo della gioia”. Molto bello questo suo proposito. C’è un compito che è solo nostro e va svolto con puntualità e dedizione, ma senza perdere la gioia che ogni attimo custodisce. Don Edoardo riusciva a fare tante cose in una giornata, ma non si è mai fatto ‘mangiare’ dalle cose, sapeva trovare il tempo dell’incontro gratuito, dello stare insieme, della fraternità, della gioia condivisa. Sapeva stare in Chiesa, in consultorio o in ufficio, donando tempo e energie, ma poi sapeva stare in famiglia tra gli amici con spensieratezza e allegria. Leggo: “La sorpresa lieta dei segni con i quali la sua venuta ci è anticipata nella grazia del tempo”, sembra una frase poetica, nella quale la grazia del Signore si rivela nel tempo e prima di tutto nelle relazioni che rendono bella la nostra vita. Proviamo a pensare ai segni o al segno che lui ha lasciato, non sono forse momenti di grazia? Quei legami che lui ha saputo coltivare, le amicizie profonde, gli incontri che ognuno di noi aveva piacere di avere con lui non sono forse anticipazioni nel tempo di un amore più grande che ci attende e di lui ora è parte? Suggerisco infine un piccolo programma spirituale, per stare dentro con passione e amore, in quello che quotidianamente svolgiamo nella frase: “Fatica e gioia, lavoro e letizia camminano insieme”. Saper tenere insieme, cioè ‘comporre’, la fatica quotidiana con la gioia per quello che siamo riusciti a fare, il dovere del lavoro con la letizia di averlo potuto compiere a favore degli altri, la pazienza necessaria con l’umiltà di attendere i frutti a suo tempo. Spesso ciò che ci logora è voler vedere subito i risultati, quello che ci delude è l’incomprensione e ciò che ci scoraggia è la non collaborazione, ma anche questo fa parte del camminare insieme. Lui, a mio parere, ha saputo mettere al primo posto la collaborazione sincera e il cammino condiviso. Buon cammino nel ricordo del nostro caro amico don Edoardo."  Signore, a te è possibile ciò che è impossibile agli uomini:crediamo che tu cammini con noi nell’oscurità dei nostri giorni;crediamo che ti farai strada dentro le nostre paure;crediamo che darai compimento ai nostri desideri di vita…Crediamo che ci farai dono di un mondonel quale il leone e l’agnello pascoleranno insieme;nel quale tutte le fami saranno saziate dal pane della solidarietà;nel quale tutte le lacrime saranno asciugate,perché ci sarà una mano fraterna a raccoglierle;in cui tutte le ferite saranno curate,perché ci saranno tanti samaritanidisposti a cambiare i loro programmi,davanti al dolore dei loro fratelli…Signore, come Maria, eccoci! Preghiera composta da don Edoardo al temine di una meditazione tenuta ai seminaristi della Scuola Vocazioni Giovanili nel giugno 2009
2023 Luglio 14

Il corso Cei - Cattolica. Famiglia, cantiere contro le fragilità

Il corso Cei - Cattolica. Famiglia, cantiere contro le fragilità Confronto alla pari tra coppie ed esperti nel Corso di Alta formazione pastorale organizzato da Cei e Università Cattolica fino a domenica in Val d'Aosta clicca qui per leggere l'articolo su Avvenire
2023 Giugno 23

COSTITUITA LA CONSULTA REGIONALE DELLA FAMIGLIA

COSTITUITA LA CONSULTA REGIONALE DELLA FAMIGLIA, FeLCeAF è uno dei quattro rappresentanti del terzo settore.  con delibera XII/429 del 12 giugno 2023 si è costituita la Consulta Regionale della Famiglia; l'assessore alla Famiglia Elena Lucchini ne sarà presidente: "La consulta sarà un utile strumento di confronto e potrà esprimere pareri e formulare proposte in relazione alle politiche per la famiglia",
2023 Aprile 04

Buona Pasqua 2023

Si alzò da tavola. Secondo me questo gesto significa due cose: se non ci alziamo da tavola, se non ci alziamo da quella tavola, ogni nostro servizio è superfluo, inutile, non serve a niente. Qui arriviamo al punto nodale di tutte le nostre riflessioni, di tutta la revisione della nostra vita spirituale. Solo se partiamo dall'eucaristia, da quella tavola, allora ciò che faremo avrà davvero il marchio di origine controllata, avrà la firma d'autore del Signore. Se non partiamo dall'eucaristia la nostra è soltanto un'attività faccendiera, saremo sempre super-oberati da mille cose, faremo sì le opere della carità ma senza la carità delle opere. Attenzione: non bastano le opere di carità, se manca la carità delle opere. Se manca l'amore da cui partono le opere, se manca la sorgente, se manca il punto di partenza che è l'eucaristia, ogni impegno pastorale risulta solo una girandola di cose. (don Tonino Bello)
2023 Marzo 24

Al via a Roma il Sinodo dei Consultori

Tanto fermento per l’avvio ormai prossimo del sinodo dei Consultori in cantiere già da mesi e che si terrà a Roma nei gg. 15 e 16 aprile prossimi. In preparazione a questo grande evento, tutti i consultori sono stati chiamati a riflettere producendo testi che documentassero il loro modo specifico di vivere ciò che sono (identità), lo spirito cristiano che li anima (gratuità), lo stile operativo che li ha caratterizzati finora e la rete di relazioni che ognuno di essi instaura col territorio per essere ivi centro di servizio professionale e testimonianza viva del Vangelo. Fil rouge dell’iniziativa quell’allargare la tenda cui Papa Francesco ha invitato tutti in apertura del Sinodo della Chiesa e che la Confederazione ha fatto proprio promuovendo, insieme a questa, iniziative che rendessero il proprio esserci sempre più pervasivo ed efficace. Il programma prevede momenti di formazione attraverso la presentazione della Presidente della CFC prof.ssa Livia Cadei e del Direttore dell’Ufficio di Pastorale Familiare della CEI fr. Marco Vianelli, nonché la conclusione dei lavori affidata al dott. Aurelio Mosca. Ma formazione viva e fertile sarà anche la possibilità di incontrarsi fra realtà geograficamente e culturalmente diverse, lo scambio delle buone pratiche che ognuno mette in opera nei propri consultori, l’input che ne scaturirà verso nuovi progetti. La risposta a questa proposta di incontro sinodale è stata gratificante, con prenotazioni da quasi tutte le regioni italiane, proprio come accade quando si realizza un incontro di famiglia, un raduno allargato che aiuta a riconoscersi appartenenti e a raccontarsi nei propri cammini di vita. I due giorni si svolgeranno in forma prevalentemente laboratoriale, con dinamiche di interazione basate su condivisione e confronto fra consultori di diverse Federazioni per poi riportare all’interno della propria Federazione quanto recepito. Né mancheranno momenti di fraternità, con animazione musicale e degustazione di dolci e liquori tipici. Come, appunto, si fa in un bel pranzo familiare! La CFC ringrazia sin d’ora tutti coloro che hanno aderito prenotandosi, nella certezza che ogni presenza sarà ricchezza inestimabile per tutti.
2023 Marzo 21

DECRETO N. 2787 - COSTITUZIONE OSSERVATORIO REGIONALE

Con decreto N. 2787 del 27.02.2023 si è costituito l'Osservatorio Regionale organizzato dalla Direzione Generale Welfare. FeLCeAF è tra le organizzazioni che costituiscono il tavolo.  
2023 Marzo 07

«Allarga lo spazio della tua tenda» (Is 54,2)

“Un tale, un uomo ricco, va incontro a Gesù mentre Egli «andava per la strada» (Mc 10,17). Molte volte i Vangeli ci presentano Gesù “sulla strada”, mentre si affianca al cammino dell’uomo e si pone in ascolto delle domande che abitano e agitano il suo cuore. Così, Egli ci svela che Dio non alberga in luoghi asettici, in luoghi tranquilli, distanti dalla realtà, ma cammina con noi e ci raggiunge là dove siamo, sulle strade a volte dissestate della vita. E oggi, aprendo questo percorso sinodale, iniziamo con il chiederci tutti – Papa, vescovi, sacerdoti, religiose e religiosi, sorelle e fratelli laici –: noi, comunità cristiana, incarniamo lo stile di Dio, che cammina nella storia e condivide le vicende dell’umanità? Siamo disposti all’avventura del cammino o, timorosi delle incognite, preferiamo rifugiarci nelle scuse del “non serve” o del “si è sempre fatto così”? Fare Sinodo significa “camminare sulla stessa strada, camminare insieme" e Papa Francesco nell'omelia per l'apertura del sinodo sulla sinodalità  del 10 ottobre 2021 ne precisa, con tre verbi, tre ulteriori caratteristiche: "incontrare, ascoltare, discernere", aggiungendo "Anche noi, che iniziamo questo cammino, siamo chiamati a diventare esperti nell'arte dell'incontro”. Secondo tale sentire ha sempre proceduto la Confederazione dei Consultori Familiari di Ispirazione Cristiana, animata dal vivo desiderio di sperimentare il sentirci parte di una comunità quale siamo, con “il coraggio, l’umiltà̀ e l’apertura come “stile sinodale” (don Edoardo Algeri, Servire la famiglia, edificare la Chiesa, 2020, p. 167). E secondo tale stile intende continuare ad operare sempre più intensamente e dinamicamente. È per questo che si è pensato di realizzare quest’anno un sinodo dei consultori che ci vedrà coinvolti nello stesso cammino e tutti riuniti nei giorni 15 e 16 aprile prossimi a Roma, in una cornice fatta di calore, di professionalità condivisa, di valori evangelici che ci animano e che ci portano ogni giorno a percorrere le vie di un servizio gratuito e qualificato che permetta a tutti di migliorare le proprie condizioni relazionali e trovare sostegno per le difficoltà che la vita presenta. Due tappe precederanno il sinodo: due momenti di riflessione, di reciproco ascolto, di incontro e discernimento su cosa si sta già attuando, cosa si potrebbe fare e come farlo. Due occasioni per confrontarsi all’interno di ogni consultorio e fare il punto del proprio cammino rispetto ai due temi fondanti della identità (Identità, stile operativo e gratuità) e dei rapporti con il ‘territorio’ (enti locali, comunità ecclesiale-diocesi, Federazione, la Confederazione). Per ognuno di essi sono state fornite schede appositamente elaborate che aiutino a seguire un flusso omogeneo di riflessione attorno a nuclei di CHI SIAMO, COSA FACCIAMO, COME NE PARLIAMO. Per l’occasione sono stati creati una casella di posta elettronica ad hoc (cfcsinodo@gmail.com) e un logo che vuole esprimere questo camminare insieme, ognuno secondo le proprie traiettorie, e confluendo tutti verso lo stesso obiettivo che – come recita il nostro statuto al’art.2 – verte, “a partire dalla centralità della persona umana”, sulla “promozione e la salvaguardia dei valori della vita, dell’amore e della sessualità, del matrimonio, della coppia e della famiglia, anche attraverso la prestazione di servizi, conformemente all’insegnamento della Chiesa Cattolica”. La Presidente CFCprof.ssa Livia Cadei
2023 Febbraio 10

Nominato il vicepresidente di FeLCeAF

Nel corso del consiglio direttivo di FeLCeAF del 9 febbraio 2023 Michele Rabaiotti, direttore di Fondazione Guzzetti, è stato ufficialmente nominato vicepresidente di FeLCeAF (Federazione Lombarda dei Centri di Assistenza alla Famiglia).“Sono molto onorato dell’incarico che mi giunge direttamente dalla presidente Livia Cadei” dice Michele Rabaiotti. “Mi impegnerò a supportare FeLCeAF nella sua opera di servizio ai nostri consultori familiari. Credo che la più importante sfida che FeLCeAF deve raccogliere in questo momento sia quella di sviluppare una maggior collaborazione tra i propri consultori, per rinforzare ulteriormente il suo ruolo politico e strategico. Per realizzare questo obiettivo è necessario rinsaldare le relazioni con tutti i consultori della rete. Sarà perciò molto utile lavorare intensamente con il nuovo Tavolo Direttori, di cui ho assunto il coordinamento su mandato del direttivo”.
2023 Gennaio 11

l'Arcivescovo Mons. Mario Delpini incontra FeLCeAF

  Si è tenuto martedì 10 gennaio, in arcivescovado a Milano, l’incontro tra i membri del nuovo consiglio direttivo della Fe.L.Ce.A.F., alcuni presidenti di fondazioni e associazioni gestori dei Consultori lombardi, con l’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini. Presente anche monsignor Mario Antonelli, vicario episcopale per l’educazione e la celebrazione della fede e la pastorale scolastica con competenza nella diocesi di Milano per diversi Servizi, tra cui quello della famiglia, che ha accolto cordialmente i consiglieri, prima dell’incontro, nel cortile dell’arcivescovado. Un segno di particolare attenzione e vicinanza alle realtà dei Consultori lombardi da parte dell’Arcivescovo che ha espresso l’apprezzamento e la gratitudine della Chiesa, per l’intenso e proficuo lavoro svolto dai Consultori federati nei confronti delle famiglie. «Sento il dovere di dire ai Consultori Felceaf il mio grazie perché esistono e generano vita, futuro. Custodiscono, come le famiglie, la speranza che l’umanità continuerà a vivere e a vivere una vita buona se sarà vita di famiglia». «Penso innanzitutto alla famiglia fondata sul matrimonio, - ha detto il presule - con un legame stabile; incoraggio il collegamento e il dialogo con le parrocchie per costruire un futuro insieme e contribuire così al bene di tutta la società». Nella prima parte l’intervento della presidente della Felceaf , Livia Cadei,  che ha definito i Consultori lombardi come “servizi di qualità”. «… la sfida con cui i consultori si confrontano maggiormente oggi è nella loro capacità di uscita verso la comunità, non sono più solo luoghi che attendono le famiglie che bussano, ma si concepiscono sempre più come soggetti che si pongono al crocevia del legame nella comunità ecclesiale». «Importante è poi continuare e rafforzare – ha sottolineato la presidente - la sinergia con i consulenti etici e i consulenti ecclesiali». Michele Rabaiotti, direttore generale della Fondazione Guzzetti, ente gestore di 7 consultori a Milano, ha evidenziato l’importanza del rapporto con le parrocchie prospettando la possibilità di un rafforzamento nel collegamento anche con altri soggetti, tra cui le società sportive, in chiave educativa. Ha parlato del lavoro prezioso dei volontari all’interno dei Consultori auspicando la necessità di sostenere, anche dal punto di vista economico, gli educatori che progettano percorsi sull’affettività in diversi ambiti e in sinergia con altre agenzie educative. FeLCeAF e i suoi consultori ringraziano l’arcivescovo che sostiene e incoraggia i nostri consultori a proseguire il servizio alle famiglie.
2022 Dicembre 29

DGR XI / 7758 del 28/12/2022 - DETERMINAZIONI IN ORDINE AGLI INDIRIZZI DI PROGRAMMAZIONE PER L'ANNO 2023

Sono state pubblicate le Regole di Sistema 2023 nella DGR XI_7758 del 28/12/2022 INDIRIZZI DI PROGRAMMAZIONE 2023. Nell'allegato 14 (Rete Territoriale) - Area Consultori - è prevista la possibilità di continuare ad utilizzare la modalità online per erogare le prestazioni consultoriali per il 2023:  2. PRESTAZIONI DA REMOTO E TELEMEDICINA Nelle more della messa a sistema del processo di erogazione in modalità di telemedicina di talune prestazioni rientranti nel nomenclatore dei consultori, secondo quanto previsto dall’Accordo Stato-Regioni n. 215 del 17/12/2020 e dall’Accordo Stato-Regioni n. 231 del 18/11/2021 e nelle more della messa a regime della piattaforma regionale di telemedicina in corso di implementazione, si garantisce per il 2023 la possibilità di dare continuità all’erogazione di prestazioni in modalità da remoto per i servizi consultoriali come sperimentati durante l’emergenza pandemica. La stessa continuità è garantita per le prestazioni erogate in Rsa aperta. Si confermano le modalità di rendicontazione di tali prestazioni rese in modalità da remoto negli specifici flussi informativi secondo le indicazioni già fornite dagli uffici competenti. Attendevamo la notizia di cui avevamo avuto rassicurazioni ma solo ‘verbali’; concludiamo rasserenati l’anno 2022 😊!

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